Dopo un contenzioso dinanzi alla
giustizia amministrativa, il sindaco di Otranto non si era perso
d'animo continuando la battaglia per mantenere anche nei mesi
invernali i pontili galleggianti del porto turistico che invece
vanno smontati a tutela del paesaggio. Aveva così presentato un
nuovo progetto al quale però si è di ancora opposto il Ministero
dei Beni culturali, con la Soprintendenza, ed ora è arrivato
loro anche l'appoggio del Consiglio dei Ministri. Ma il sindaco
Pierpaolo Cariddi non si arrende: presenterà un ennesimo
progetto, e poiché "in Conferenza dei Servizi è emerso che
l'impatto non è tanto rappresentato dai pontili (alti solo 40
cm), quanto dalle barche", proporrà una riduzione "nei 6 mesi
invernali, al 50% della flotta". "Pontili e barche a ridosso di
centri storici sono tanti - obietta - ma sembra che solo Otranto
preoccupi Soprintendenza e Ministero": "C'è altra realtà al
mondo in cui un porto turistico viene smontato ogni 6 mesi?".
Il sindaco si dice "fiducioso che questa nuova soluzione
potrà essere apprezzata dal Ministero e dai nostri governanti, e
garantire il mantenimento del porto, opera strategica per il
nostro territorio, anche oltre il 31 dicembre 2020". "Rimetto al
giudizio di tutti - scrive in una lettera - il confronto tra la
soluzione adottata nella nostra città e quelle presenti in tante
altre località. I componenti di Governo sono consapevoli della
impossibilità economica e ambientale di realizzare tale
operazione ogni anno? Sanno questi signori che dopo lo
smontaggio il porto non si potrà più rimontare?".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA