Una perdita di 420,2 milioni di
euro sul bilancio 2018 da approvare e il nodo del rinnovo della
governance da sciogliere. Sono i punti principali che
l'assemblea della Popolare di Bari si trova ad affrontare domani
nel capoluogo pugliese. Sullo sfondo le prospettive di
aggregazione delle banche del Sud, in modo da utilizzare gli
incentivi previsti dal Dl crescita. Proprio in attesa della
conversione in legge del decreto, l'assemblea dei soci,
inizialmente convocata a metà luglio, era stata spostata.
Tra le aggregazioni possibili in primis la Popolare di Puglia
e Basilicata, ma anche la Popolare del Lazio e Banca del Credito
popolare di Torre del Greco. Per la governance sono in scadenza
quattro consiglieri, Modestino di Taranto, Francesco Viti, Luca
Montrone, Francesco Pignataro, per cui il Cda ha reso noto di
avere approvato una lista di sei candidati. Ci sarebbe comunque
in gioco anche la presidenza, nonostante Marco Jacobini scada
solo il prossimo anno e non sembri intenzionato a lasciare.
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