Una cinquantina di attivisti al movimento No Tap ha manifestato dinanzi al Palazzo di Giustizia a Lecce incatenandosi per terra per protestare contro quello loro definiscono "il doppio passo" che la Procura di Lecce avrebbe avuto nelle inchieste sui lavori per la realizzazione del terminale del gasdotto Tap a San Foca di Melendugno e i relativi tafferugli generati dalla lotta di opposizione del movimento all’infrastruttura. Sulla cancellata del Tribunale sono stati affissi manifesti con frasi come "Dove sono le nostre denunce?" oppure "Difendere la terra non è un crimine" o "Giustizia italiana: 2 pesi e 2 misure". "Siamo qui per chiedere giustizia ed equità sociale - afferma Gianluca Maggiore portavoce dei No Tap - Negli ultimi mesi, oltre 30 chiusure di indagini hanno visto indagati centinaia di cittadini No Tap, con accuse che vanno dallo sventolio di bandiere al disturbo della quiete pubblica" mentre "giacciono sotto cumuli di polvere indagini ben più importanti" anche sui vertici di Tap Italia.
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