"Il disimpegno paventato da
ArcelorMittal se non otterrà entro il 6 settembre garanzie per
l'immunità penale, accresce i timori". Così Francesco Brigati,
operaio del siderurgico e delegato Fiom Cgil, parla del braccio
di ferro tra governo e azienda sull'immunità penale, tra l'ad di
ArcelorMittal Europa, Geert Van Poelvoorde, che a fine giugno
parlava di possibile chiusura della fabbrica in mancanza di
tutele legali, e il decreto imprese con le norme di tutela 'a
scadenza', varato in Cdm salvo intese e dunque in stand by con
la crisi di governo. Sul tavolo anche il ricorso dell'azienda al
riesame sull'Aia e lo spegnimento dell'altoforno Afo2 ordinato
dalla Procura per il mancato rispetto delle prescrizioni imposte
dopo la morte di Alessandro Morricella. Il sindaco di Taranto,
Rinaldo Melucci, teme poi che "si voglia trarre vantaggio dalla
situazione di incertezza generale" e spera che i "pessimi
segnali" non siano davvero "forieri di un disimpegno".
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