I Carabinieri della task
force anticaporalato hanno arrestato per sfruttamento del lavoro
un agricoltore di Noicattaro, l'ottantenne D.G., e per
intermediazione illecita un 41enne, accusato di essere il
'caporale' ghanese che ha reclutato e 'gestito' diversi
connazionali. Posti ai domiciliari, tra le violazioni è stato
contestato il lavoro 'nero' e l'attività dell'azienda è stata
sospesa; elevate sanzioni e ammende per circa 51mila euro.
Sono stati trovati 4 operai che vivevano in cattive
condizioni igieniche, accertate dall'Asl, in roulotte e
container fatiscenti, in un terreno brullo al centro
dell'azienda agricola, non visibile dall'esterno. Uno aveva il
permesso di soggiorno scaduto. Si occupavano dell'intera cura
dei vigneti, impiegati anche come factotum fino a 8 ore al
giorno per 35 euro, quando il contratto ne prevede almeno 67
euro lordi. Chi si lamentava, veniva minacciato dal 'caporale'
di essere sostituito, perdendo la possibilità di mantenere la
famiglie al Paese d'origine.
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