Un mese prima dell'entrata in vigore
della legge sull'omicidio stradale, si schiantò frontalmente con
un'auto mentre era alla guida ubriaco, drogato, ad alta velocità
e contromano, provocando la morte del musicista 23enne di
Conversano (Bari) Davide D'Accolti. Il 33enne di Noicattaro
Giovanni Palumbo, rimasto invalido, oggi è stato condannato a 3
anni e 8 mesi di reclusione per omicidio colposo aggravato. Se
l'incidente fosse avvenuto solo un mese dopo, probabilmente la
condanna sarebbe stata per 'omicidio stradale' reato che prevede
una pena massima di 20 anni. L'incidente avvenne il 21 febbraio
2016 sulla Ss 16 di Bari. L'omicidio stradale è diventato legge
il 25 marzo successivo. La famiglia della vittima, già risarcita
dal responsabile, ha giudicato troppo lieve la pena: "La
Giustizia dovrebbe dire ai ragazzi 'se sbagli paghi'. Oggi mi è
sembrato, nel rispetto della coscienza di chi ha emesso la
sentenza, che se sbagli una via ci sta, te la cavi" ha
commentato il padre della vittima, Gianni D'Accolti.
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