Si è tenuta questa mattina a Bari
l'esercitazione 'Atlante2019- Auriga19' dell'Esercito. Due gli
scenari presi in considerazione: una guerra, con feriti
stabilizzati e poi trasferiti negli ospedali del territorio; e
l'intervento a seguito di Tsunami prodotto da un evento sismico
in Puglia. Viste le dotazioni dell'ospedale da campo modulare,
si è anche considerata l'ipotesi di emergenze da virus e si è
simulata la gestione di un presunto e inaspettato caso di Ebola.
L'esercitazione ha messo in luce la capacità organizzativa
del Corpo militare, diretta dal comandante dei supporti
logistici, brigadiere generale Giovanni Di Blasi, e dal Comando
forze operative terrestri di supporto che vede al comando il
generale di Corpo d'armata Giuseppenicola Tota.
La finalità era quella di verificare le capacità di
schieramento e funzionamento dell'ospedale da campo. Quello
allestito a Bari, in sole 18 ore, aveva la possibilità di
ospitare 40 posti letto più altri 40 eventuali pazienti su
barelle.
Allestito non molto distante dal centro cittadino,
l'ospedale, con reparti uomo e donna, è dotato di sala triage,
sala operatoria e rianimazione, sala infettivi, sala di
biocontenimento, sala ginecologica e pediatrica. Ha inoltre un
ambiente per interventi odontoiatrici e una farmacia.
Nell'area dell'ospedale c'erano anche mezzi blindati per il
soccorso, tra cui il 'Vtmm Orso', una specie di ambulanza
inattaccabile da armi portatili e ordigni, dotata anche di una
mini sala operatoria per stabilizzare i feriti.
L'esercitazione è stata utile anche a testare le procedure di
interoperabilità tecnico-sanitaria tra Protezione civile,
servizio sanitario nazionale e croce rossa italiana.
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