Ispezione al siderurgico ArcelorMittal, delegata dalla Procura, dei Carabinieri del Noe di Roma, del Nucleo sicurezza sul lavoro e del Comando provinciale, nell'ambito delle indagini avviate dopo l'esposto dei commissari. Lunedì c'era stata una ispezione della Finanza negli uffici, con sequestro di documenti, supporti informatici e cellulari. L'ispezione dei Carabinieri, già programmata dal procuratore Carlo Capristo, è concentrata su "un attento controllo dell'area a caldo", per accertare se c'è stato depauperamento delle materie prime, se sono state eseguite manutenzioni o se gli impianti rappresentano un pericolo per i lavoratori, poi una verifica complessiva (parchi minerali, nastri trasportatori, cokerie, agglomerato, altiforni, acciaierie in genere). Uno scambio di atti in 'sintonia' è avvenuto tra le Procure di Taranto, che indaga per distruzione di mezzi di produzione e appropriazione indebita, e quella di Milano, che procede per distrazione di beni dal fallimento e aggiotaggio informativo.
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