Lo stanziamento di 70 milioni di
euro da parte del ministero dei Trasporti a favore di Ferrovie
del Sud Est (Fse) e la cessione di sue partecipazioni in Fse a
Ferrovie dello Stato Italiane costituiscono aiuti di Stato non
notificati alla Commissione europea. Lo ha stabilito la Corte di
giustizia Ue, che oggi si è espressa sul ricorso presentato da
Arriva Italia e altre società di trasporto pubblico contro il
decreto del gennaio 2016 del Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti. Le società di trasporto pubblico e ferroviario
avevano fatto ricorso al Tar del Lazio contro la decisione del
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del gennaio dello
stesso anno, che prevedeva lo stanziamento di 70 milioni di euro
a favore di Fse e il trasferimento dell'intera sua
partecipazione in Fse a Fsi, il cui capitale è interamente
detenuto dal Ministero dell'Economia. In cambio, Fsi non ha
versato alcun corrispettivo ma si è impegnata a rimediare ad
ogni disequilibrio patrimoniale di Fse.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA