Ci sono anche un cannone del XVI secolo, di fattura preziosa in bronzo, fuso a Lubiana, un'arma in dotazione all'esercito borbonico e un'altra alle truppe papali tra i beni sequestrati dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bari che hanno denunciato a piede libero 27 persone. L'operazione ha riguardato il monitoraggio di siti di compravendita di pezzi d'arte, di aste e di vendita di appartamenti, condotta negli ultimi sei mesi. I denunciati sono accusati di ricettazione, impossessamento illecito di beni culturali, alienazione illecita di beni culturali e detenzione abusiva di armi antiche. Si tratta per lo più di medici, avvocati, imprenditori e antiquari che utilizzavano le piattaforme on line per commercializzare pregiati pezzi di antiquariato, importanti reperti o frammenti archeologici, spesso custoditi in lussuosi appartamenti, alcuni dei quali messi in vendita. Proprio le foto degli appartamenti in vendita hanno svelato il possesso dei reperti archeologici.
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