Restano in carcere Mario Salvatore
Consalvo, Leonardo Ciavarella e Pasquale Nardella, tre foggiani
fermati lunedì dalla Squadra mobile e accusati di aver tentato
estorsioni a un imprenditore edile e un commerciante. Un romeno
è tuttora ricercato. Nell'udienza di convalida i tre si sono
avvalsi della facoltà di non rispondere, pur dichiarandosi
innocenti. Il Gip di Foggia ha convalidato i fermi e trasmesso
gli atti per competenza al Gip di Bari contestando l'aggravante
mafiosa. Per gli inquirenti, gli indagati sono vicini al clan
Moretti-Pellegrino-Lanza e le denunce delle vittime sono
corroborate dal pentito Carlo Verderosa, che temendo per la sua
vita in dicembre ha scelto di collaborare. "Prepara 100mila euro
altrimenti vedi che ti succede", sarebbe la telefonata ricevuta
dall'imprenditore. Altri 5mila euro vennero chiesti al
commerciante, già nel mirino del racket, per "mettere a posto la
situazione di Rocco Moretti junior", nipote del capo clan e
arrestato per tentata estorsione allo stesso negoziante.
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