Circa 40 casi di morbillo in meno di
un mese a Lecce e in provincia: a essere stati colpiti dalla
malattia sono in prevalenza adulti tra i 23 e i 50 anni, tra cui
un pediatra; e quattro bambini, due dei quali figli di genitori
'no vax'. La notizia è confermata all'ANSA dal direttore
servizio Igiene e Sanità pubblica dell'Asl di Lecce, Alberto
Fedele, il quale spiega che si tratta di "una quarantina di
casi: stiamo facendo il punto della situazione". "I casi più
lievi - evidenzia - sono trattati a domicilio mentre altri casi
con complicanze sono stati ricoverati". Ora l'obiettivo è
"spezzare la catena di trasmissione - sottolinea - attraverso la
chiamata attiva e l'invito a tutti i soggetti che non hanno
avuto la malattia o che non si sono vaccinati, a fare la
vaccinazione a prescindere dall'età".
"Ovviamente - prosegue Fedele - il richiamo c'è anche nei
confronti degli operatori sanitari per immunizzare anche loro:
il problema della vaccinazione degli operatori sanitari è
delicato". Per quanto riguarda i quattro bambini ammalati,
aggiunge, "due erano troppo piccoli per essere vaccinati, e a
loro la malattia è stata trasmessa dai genitori che non erano
immuni; mentre gli altri due non erano stati vaccinati per
convincimenti dei genitori". "Temevamo il caso di un quinto
bambino - precisa - ma è stato accertato che non si tratta di
morbillo". Il focolaio, prosegue, è "dovuto ad un accumulo di
soggetti che non si sono vaccinati o che non hanno avuto da
giovani il morbillo e quindi non ne sono immuni". Il vaccino,
adesso, con la "legge Lorenzin, è obbligatorio per i ragazzi
fino ai 16 anni".
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