Sono migliaia ogni giorno, da una
settimana a questa parte, i passeggeri sottoposti a misurazione
della temperatura corporea nell'Aeroporto di Bari nell'ambito
dei controlli legati all'emergenza coronavirus. "Non sono
preoccupati, arrivano col sorriso - spiega il dottor Luca
Mascolo, responsabile dell'Usmaf di Puglia, Calabria e
Basilicata del Ministero della Salute - spesso sono contenti di
aver contribuito a questo tipo di controllo, perché è
nell'interesse di tutti e in una situazione di emergenza tutti
devono fare il proprio dovere". Gli accertamenti sono gestiti da
Ministero della Salute con Protezione civile e alcune
associazioni di volontariato, Corte Rosse e Ordine di Malta, che
su tre postazioni controllano, con termometri a infrarossi, i
passeggeri di provenienza internazionale, area Schengen ed extra
Schengen, e quelli provenienti da Roma Fiumicino, "perché lì per
problemi logistici - spiega Mascolo - non tutti i transiti
vengono intercettati".
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