/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nascondeva 3 latitanti, arrestato

Nascondeva 3 latitanti, arrestato

Avrebbe aiutato i tre ricercati finiti ieri in manette

APRICENA (FOGGIA), 15 aprile 2020, 11:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Con l'accusa di avere aiutato i tre latitanti arrestati ieri, Francesco Scirpoli, Angelo Bonsanto e Pietro La Torre, mettendo loro a disposizione un casolare situato in una cava di Apricena (Foggia), è stato arrestato Antonio Radatti, 55 anni di San Marco in Lamis. Dovrà rispondere di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena con l'aggravante mafiosa. Radatti, secondo gli inquirenti, ha favorito la latitanza dei tre ricercati, ritenuti elementi apicali dell'organizzazione mafiosa 'Lombardi-Ricucci-Latorre', un clan erede della batteria dei Romito. Scirpoli e Bonsanto erano evasi lo scorso 9 marzo dal carcere di Foggia durante le violenti proteste. Pietro La Torre era ricercato da un anno perché doveva scontare una pena definitiva di 2 anni e 8 mesi per reati contro il patrimonio.
    Nel covo sono stati trovati radio ricetrasmittenti, telefoni cellulari, denaro contante e generi alimentari.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza