Avevano allestito in un capannone
su via Bruno Buozzi a Bari un mercato abusivo di oggetti usati e
organizzato una attività di gestione di rifiuti non autorizzata
depositando in modo incontrollato rifiuti urbani, rifiuti
speciali pericolosi e non, derivanti da attività non
regolamentate e impropriamente note come "svuota cantine", oltre
a realizzare vere e proprie discariche abusive. Due persone,
responsabili di due diverse aziende aventi come oggetto sociale
la compravendita di oggetti usati, servizi di trasloco e
facchinaggio, sono state denunciate dalla Polizia locale di Bari
per reati ambientali e violazioni al testo unico sull'edilizia,
per aver realizzato anche 20 box in muratura e in legno adibiti
a deposito di oggetti in disuso.L'indagine, denominata "Vintage"
e svolta in collaborazione con i carabinieri forestali, è
partita dall'osservazione di movimenti sospetti di veicoli che
accedevano a siti abbandonati nella zona industriale di Bari
dove depositavano materiale di demolizione e mobili, parte dei
quali riversati in un macchinario, tipo frantoio macinatutto,
con cumuli di truciolame disseminati nelle aree aperte. Tra i
rifiuti rinvenuti nei diversi siti controllati anche pezzi di
carrozzeria, scarti di giardinaggio, elettrodomestici, bidoni
con residui di vernici, bombole di propano liquido, materiale
tessile, pellicole di film e materassi. Tre le aree aziendali
poste sotto sequestro giudiziario, su una superficie complessiva
di circa 20 mila metri quadrati, compreso un intero compendio
immobiliare in territorio di Modugno. Oltre ai due denunciati,
sono state identificate una decina di persone per le quali sono
in corso verifiche sulla regolarità del rapporto di lavoro,
contributiva e sul rispetto delle norme sulla sicurezza.
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