"Non penso che dopo la pandemia saremo migliori. Credo che qualsiasi imprevisto, qualsiasi cosa inaspettata che ti butta fuori dalla tua routine, che può anche semplicemente essere lasciati dalla moglie piuttosto che essere licenziati o una malattia, ti dia l'occasione per rivedere la tua vita da un altro punto di vista e quindi la possibilità di migliorare e vedere degli errori".
Fabio Volo al suo arrivo al Festival Il Libro Possibile di Polignano a Mare (Bari), dopo mesi di lockdown, parla così dell'emergenza sanitaria che abbiamo vissuto.
"Credo che questa esperienza sia una grande occasione per le persone, per le società e le nazioni ma non è in automatico che si colga. Chi saprà farlo si evolverà", dice alla presentazione del suo nuovo libro 'Una gran voglia di vivere' (Mondadori).
"E' la storia di una crisi di coppia, di una famiglia in cui non c'è un tradimento, un litigio che segna qualcosa.
Semplicemente sono due persone che stanno insieme e un giorno si accorgono di essersi allontanate. Fanno un viaggio in giro per il mondo anche con il tentativo di risolvere questa crisi", racconta, alla sua prima volta al Festival di Polignano.
"Vergassola sono dieci anni che mi invita, ma io non sono mai in Italia d'estate e quest'anno con il Covid ci starò fino ad agosto. Ho deciso di lavorare a giugno e luglio per recuperare un po' di cose lasciate indietro", spiega.
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