Nuove analisi scientifiche sul caso
della scomparsa di Emanuela Orlandi saranno condotte dal Cedad,
il "Centro di Fisica applicata, Datazione e Diagnostica" del
Dipartimento di Matematica e Fisica "Ennio De Giorgi"
dell'Università del Salento.
Si tratta di analisi su alcuni reperti provenienti dal
cimitero teutonico della Città del Vaticano che su richiesta
della famiglia, saranno sottoposti a indagini antropologiche e
genetiche, che verranno effettuate a Milano dal professor
Giorgio Portera, e accertamenti sulla datazione con il
radiocarbonio che saranno effettuati al Cedad, diretto dal
professor Lucio Calcagnile.
Per stabilire la cronologia dei reperti, i ricercatori del
Cedad utilizzeranno la tecnica della "spettroscopia di massa
ultrasensibile", che utilizza un acceleratore di particelle per
la misura degli isotopi del carbonio e consente di ottenere
tutte le informazioni sull'età del reperto. Successivamente si
effettuerà la trasformazione del gas in fase solida, cioè in
grafite, prima della misura con l'acceleratore Tandetron.
Per la ricerca della compatibilità dei reperti con Emanuela
Orlandi, poi, i ricercatori del Cedad cercheranno di stabilire
se le misure del radiocarbonio di qualche reperto si
collocheranno sulla curva del "Bomb Spike". A causa dei test
nucleari effettuati da varie nazioni dopo il 1950, infatti,
tutti i reperti provenienti da individui nati dopo il 1950, come
Emanuela Orlandi, presentano un aumento del rapporto isotopico
del radiocarbonio con valori che si posizionano sulla curva. Se
questo si dovesse verificare, si procederà alle indagini
genetiche e all'estrazione del dna da confrontare con quello dei
familiari.
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