Sarà l'attore pugliese
Sergio Rubini il narratore della Notte della Taranta che andrà
in onda su Rai 2 il 28 agosto alle 22.50. Rubini condurrà i
telespettatori a scoprire la bellezza della pizzica: un viaggio
di 90 minuti nella memoria della manifestazione che in 23 anni è
riuscita a traghettare il ritmo ancestrale nella pizzica nella
moderna forma di condivisione collettiva. Si tratta di una
novità di questa ventitreesima edizione dell'evento che
quest'anno si terrà a porte chiuse, il 22 agosto, a causa delle
restrizioni anti Covid. Il popolo della 'Notte' - spiegano gli
organizzatori - non crede più al leggendario morso della
tarantola ma il ragno è diventato simbolo che crea un rituale
nuovo e contemporaneo intorno alla divinità zoomorfa: la
Taranta. "Nessuno esorcismo - spiega il direttore artistico
della Fondazione, Daniele Durante - semmai un rito adorcistico
intorno al Dio che balla. Nell'anno in cui siamo costretti a
rinunciare all'energia del pubblico puntiamo ad un programma che
contempla la mediazione di una voce narrante". Un racconto
firmato da Massimo Martelli (sue le ultime tre edizioni di
successo del Festival di Sanremo e di Sanremo Giovani). Tre i
superospiti: Gianna Nannini, Mahmood e Diodato. Il maestro Paolo
Buonvino, autore di celebri colonne sonore, dirigerà l'Orchestra
Popolare della Taranta e la l'Orchestra Roma Sinfonietta. La
scenografia curata da Giancarlo Sforza è minimalista, pensata
per far emergere e mettere in evidenza i valori fondanti della
taranta. La pedana circolare ricorda il tamburello, richiama il
ritmo ancestrale del Salento, dove l'installazione lignea è
adagiata davanti al suggestivo scenario dell'ex Convento degli
Agostiniani.
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