Un palco basso e minimal. Sullo
sfondo il barocco dell'ex Convento degli Agostiniani di
Melpignano, a sinistra una composizione di luminarie salentine,
ad evocare la tradizione della pizzica che quest'anno non farà
ballare centinaia di migliaia di persone in piazza a causa delle
restrizioni anti covid. Inizia alle 20.30 la registrazione del
concertone della Notte della Taranta, in una versione senza
pubblico che andrà in onda su Rai 2 il 28 agosto alle 20.50.
L'atmosfera, rispetto alle 22 edizioni precedenti, è più
teatrale e meno dirompente. Ci sono i tamburelli dell'Orchestra
della Taranta, smorzati dalla dolcezza degli archi della
Orchestra Roma Sinfonietta. E poi tanta danza contemporanea,
coreografie firmate da Sharon Eyal, gli abiti disegnati da Maria
Grazia Chiuri, salentina, direttore creativo di Dior.
Tre i super ospiti, invitati dal maestro concertatore Paolo
Buonvino e dalla Fondazione La Notte della Taranta: Mahmood,
Diodato e Gianna Nannini. Il primo canterà una canzone in arabo
Sabry 2 aleel, canto d'amore portato alla ribalta da Shereen,
primo ricordo d'infanzia dell'artista che la ascoltava in
macchina con il padre. Nannini ha scelto invece di riproporre il
brano Fimmene Fimmene che già nel 2004 con la sua grinta e voce
inconfondibile conquistò il pubblico. Punta invece su Beddrha ci
Dormi, classico della tradizione salentina, il tarantino
Diodato.
A condurre i telespettatori in un viaggio fatto di "incontri" e
"contaminazioni", proprio in un momento in cui il contatto
fisico è bandito per via delle restrizioni anti-covid, l'attore
pugliese Sergio Rubini.
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