Con la raccolta dei primi grappoli di
uve Negroamaro per le basi spumante nell'azienda vitivinicola
Cantele di Guagnano (Lecce), prende avvio la vendemmia 2020 in
Puglia, partita con circa 7 giorni di ritardo, che si stima
attorno ai 10 milioni di ettolitri. Lo rende noto Coldiretti
Puglia, secondo la quale "le previsioni della vendemmia 2020
sono ottime, con una produzione nella norma e qualità
straordinaria, con un leggero calo delle quantità del 5%
rispetto al 2019. Nutriamo forti aspettative - dice il
presidente Savino Muraglia - considerato che la Puglia da
gennaio a marzo 2020 segnava un aumento dell'esportazioni del
20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo i
dati Istat. Va recuperato il terreno perso durante il lungo
periodo di chiusura, promuovendo le 27 Doc, 4 Docg e 6 Igp
denominazioni di vino Made in Italy che la Puglia offre".
A spingere il successo del vino italiano sono proprio le
etichette che occupano i primi dieci posti della bottiglie che
hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in
valore, con due vini pugliesi nelle prime quattro posizioni: il
Primitivo pugliese (+21%) e il Negroamaro pugliese (+15%).
"La Puglia è una delle cinque regioni dove si registra un
incremento sensibile delle performance delle Indicazioni
Geografiche del vino, pari a 142milioni di euro, con la
provincia di Taranto che aveva tirato la volata, fino al periodo
pre-covid, con 42 milioni di euro in più rispetto all'anno
precedente", spiega Gianni Cantele, responsabile del settore
vinicolo di Coldiretti Puglia.
I dati di Coldiretti dicono, inoltre, che ai tempi del Covid è
cresciuto tra i millenials il consumo di vino del 18% e del 25%
di vino mixato con altre bevande e nella Fase 3 il 12% dei
giovani dichiara di consumare più vino, grazie alla scoperta di
prodotti d'eccellenza durante il lungo lockdown.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA