"Nominato Cavaliere della Repubblica
dal Presidente Mattarella, Jean-Pierre Yvan Sagnet rappresenta
il protagonista e il simbolo della battaglia civile, sindacale,
politica per i diritti dei lavoratori migranti in agricoltura.
Con coraggio, nell'agosto del 2011, scelse di ribellarsi a
condizioni di lavoro intollerabili, guidando la protesta dei
braccianti immigrati per le strade della nostra città, che oggi
ne riconosce appieno l'alto valore civile". E' quanto si legge
nelle motivazioni che hanno spinto il Consiglio comunale di
Lecce a riconoscere la cittadinanza onoraria a Yvan Sagnet.
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha ricordato nel suo
intervento che "il percorso di Yvan rappresenta una fortissima
testimonianza di quanto abbiamo bisogno di regole chiare e
condivise per una corretta gestione delle politiche migratorie.
A chiederle sono i migranti stessi, consapevoli che ogni
percorso di riconoscimento dei diritti passa dalla fuoriuscita
da una condizione di invisibilità e marginalità che è il terreno
di coltura dei fenomeni di sfruttamento e prevaricazione dei
quali i braccianti di Nardò sono stati vittime".
In una nota, il Comune ricorda che Yvan Sagnet è nato il 4
aprile del 1985 a Douala (Camerun), ed è giunto in Italia per
motivi di studi nell'agosto 2008. Nel 2013 ha conseguito la
Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso il
Politecnico di Torino. Nel 2011 è stato portavoce dei braccianti
durante lo sciopero alla masseria Boncuri (Nardò) durato un mese
contro i caporali e gli imprenditori agricoli. Lo sciopero portò
all'introduzione del reato di caporalato e al primo processo in
Europa sulla riduzione in schiavitù. Sagnet ha lavorato come
sindacalista per la Flai-Cgil ed è tra i fondatori
dell'associazione internazionale anti caporalato No-Cap.
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