"Se non esistono cure per salvare gli
ulivi infetti da Xylella, l'unica strada è la convivenza con il
batterio, attraverso la pratica dell'innesto con varietà
resistenti per salvaguardare almeno gli ulivi millenari". Lo
dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia,
commentando la notizia di altre 136 piante infette nella Piana
degli Ulivi Monumentali, "dove è scomparso per sempre un terzo
degli storici esemplari - sottolinea - privando l'Italia di un
patrimonio di inestimabile valore sul piano culturale,
ambientale, economico e anche occupazionale".
Muraglia interviene in occasione dell'inaugurazione della
raccolta delle olive. Quest'anno, stima Coldiretti, ci sarà una
produzione di qualità eccellente ma quasi dimezzata, in calo del
48% anche per effetto della Xylella: circa 101mila tonnellate
rispetto alle 194mila dell'annata precedente.
"Intervenire tempestivamente è un richiamo allarmato che abbiamo
ripetuto in questi anni per non mandare in fumo l'enorme
patrimonio della Puglia", prosegue Muraglia, ricordando che
"secondo lo studio e il monitoraggio del Cnr di Bari, la
diffusione della malattia è passata dagli 8mila ettari del 2013
agli 8mila chilometri quadrati dell'attuale area demarcata".
"Una vera e propria tempesta perfetta - aggiunge - con gli
agricoltori senza reddito da ormai 7 anni, milioni di ulivi
secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia,
5mila posti di lavoro persi nella filiera dell'olio extravergine
di oliva, e un trend che rischia di diventare irreversibile se
non si interviene con strumenti adeguati per affrontare, dopo
anni di tempo perduto inutilmente, il 'disastro colposo' nel
Salento. E rilanciare la più grande fabbrica green italiana".
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