Svastiche e la scritta "viva il duce"
sono state fatte nella notte sulle porte della sede Cgil di
Borgo Mezzanone (Foggia).
"Ieri sera, ospite della trasmissione Rai 'Che tempo che
fa?', il nostro segretario generale Maurizio Landini è tornato a
chiedere lo scioglimento di organizzazioni e aggregati
neofascisti. Le stesse mani vigliacche - denunciano i segretari
generali della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e della Camera del
Lavoro di Foggia, Maurizio Carmeno - che nella notte hanno
omaggiato la Camera del Lavoro di Borgo Mezzanone, luogo simbolo
della partecipazione e della integrazione, di scritte e simboli
inneggianti al fascismo e al nazismo. Un atto ignobile che
arriva a ridosso dell'anniversario della scomparsa di Giuseppe
Di Vittorio, il padre del sindacato italiano, indomito
antifascista".
A Borgo Mezzanone ha sede la baraccopoli abusiva in cui
vivono molti migranti che lavorano nei campi della provincia di
Foggia.
"Provvederemo a denunciare alle autorità competenti
l'accaduto - aggiungono i sindacalisti - continuando a
manifestare perplessità circa la tolleranza che le istituzioni
statali concedono a tali aggregati: non può essere il gioco
semantico di richiamo o meno al disciolto partito neofascista a
impedire provvedimenti legislativi forti e definitivi contro chi
al fascismo inneggia, pubblicamente".
La Cgil annuncia per domani, nel 63esimo anniversario dalla
morte di Di Vittorio, la deposizione di una corona di fiori alle
ore 10 a Cerignola, al monumento in corso Garibaldi, e poi una
conferenza stampa alle 11 presso la sede Cgil di Borgo
Mezzanone.
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