A preoccupare maggiormente i vertici
sanitari pugliesi non è tanto il dato record dei positivi al
Covid (oggi 1.163), quanto il numero di nuovi ricoveri: c'è
stato un nuovo balzo, dai 793 pazienti assistiti negli ospedali
sino a ieri oggi si è passati a 844, +51 in appena 24 ore.
Entro venerdì gli ospedali pubblici dovranno allestire 1.100
posti letto per evitare la saturazione, in queste ore frenetiche
nel dipartimento Salute, il direttore Vito Montanaro e
l'assessore Pierluigi Lopalco stanno rivedendo la rete
ospedaliera Covid per potenziarla. Decine di reparti e ospedali
interi sono pronti ad essere riconvertiti, ovviamente il
rovescio della medaglia è che si ridurrà l'assistenza ordinaria.
Dei 1.163 contagi di oggi, 716 sono stati registrati in
provincia di Bari, 61 in provincia di Brindisi, 117 nella Bat,
115 in provincia di Foggia,45 in provincia di Lecce, 101 in
provincia di Taranto, 7 attribuiti a residenti fuori regione, un
caso di provincia di residenza non nota. Ci sono stati anche 12
decessi: uno nella Bat e 11 in provincia di Foggia.
Il sistema sanitario comincia a essere messo sotto
pressione, come testimonia la coda di ambulanze che si è formata
la notte scorsa davanti al pronto soccorso dell'ospedale Riuniti
di Foggia. Le Asl devono fare i conti anche con la carenza di
personale, l'Asl Bari è corsa ai ripari assumendo 85 infermieri
e 15 "cacciatori" di Covid, tracciatori da impiegare nei
dipartimenti di Prevenzione per il contact tracing. Anche l'Asl
Brindisi, nei prossimi giorni farà firmare i contratti a 34
medici che faranno parte di cinque Usca, le unità speciali di
continuità assistenziale. Infine, per proteggere i propri
reparti da possibili focolai, il Policlinico di Bari ha deciso
di effettuare i tamponi ogni 15 giorni su tutti gli operatori
sanitari in servizio nei reparti Covid, mentre ci saranno test
con cadenza mensile per i dipendenti in turno nelle unità
operative No Covid.
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