Da oggi, dopo la decisione del Tar di ieri che ha sospeso l'ordinanza della Regione Puglia che da fine ottobre aveva chiuso tutte le scuole tranne quelle dell'infanzia, le scuole elementari e medie possono riaprire, ma molti istituti, colti impreparati, hanno deciso di rinviare a lunedì la ripresa delle lezioni in presenza. Succede ad esempio, a Grumo Appula e Gravina in Puglia dove i dirigenti scolastici hanno preferito rinviare al 9 novembre la ripresa della didattica in presenza che, stando all'ordinanza, non è obbligatoria perché i genitori degli alunni possono anche chiedere la didattica a distanza in modalità sincrona. E c'è chi si sfoga dopo l'ennesima decisione sulle scuole: "Quando i genitori vorrebbero decidere il quando e il come ho sempre risposto: questo non è un supermercato. Da oggi lo è", scrive su facebook Patrizia Rossini, preside dell'istituto comprensivo Japigia Verga di Bari: "Anni di pedagogia, di didattica, di sperimentazione, di lotta alla dispersione, anni a combattere per far comprendere il valore della scuola e della cultura, andati in fumo. Trattati come soldatini della peggiore plastica. Tremo pensando alle ripercussioni che tutto questo avrà", conclude.
Dalla Regione Puglia precisano che le scuole elementari e medie da oggi sono riaperte "dopo il decreto del Tar di Bari che sospende l'ordinanza della Regione che aveva sospeso le lezioni in presenza; quindi la Regione si adegua senza prestare acquiescenza a tale pronuncia, consentendo comunque, in forza dell'ordinanza 413 del 6 novembre, agli studenti che lo richiedano la possibilità di continuare in Dad".
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