Cresce il numero di contagi, le
vittime pugliesi del coronavirus da marzo ad oggi superano quota
mille e aumentano anche i ricoveri: 36 in più rispetto a ieri,
1447 contro 1441. L'epidemia di Covid-19 non rallenta la sua
corsa in Puglia e i medici invocano l'istituzione della "zona
rossa". A chiederlo, oggi, è stato il presidente dell'Ordine dei
medici di Bari e della Federazione degli Ordini nazionali,
Filippo Anelli: "Il virus - sostiene - continua a diffondersi a
una velocità preoccupante in Puglia. L'assessore Lopalco chieda
subito al governo di rendere la Puglia regione rossa".
L'epidemiologo è sulla stessa lunghezza d'onda dei medici,
preoccupato anche lui dall'andamento epidemiologico in tutta
Italia: "In questo momento l'epidemia di Covid-19 sta crescendo
ad un ritmo superiore a quello dell'influenza. Con la differenza
che l'influenza non necessita di tanti posti letto e terapie
intensive". In ballo c'è la tenuta della rete ospedaliera, anche
oggi ci sono stati 1.044 i nuovi casi di positivi su soli 4.425
test: un tampone su quattro ha rilevato un contagio, una
percentuale mai raggiunta. In provincia di Foggia ci sono stati
426 nuovi contagi, 267 nel Barese, 127 in provincia di Taranto,
110 nella provincia BAT, 71 in provincia di Lecce, 50 in
provincia di Brindisi, 3 residenti fuori regione, 10 casi di
provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e
riattribuiti. E sale ancora il numero dei morti, con le 36
vittime di oggi sono 1.021 in sette mesi. Diciannove delle
vittime registrate oggi risiedevano in provincia di Bari, 2
nella Bat, 2 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia,
2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto. Foggia, Bat
e Bari i territori più in difficoltà nella gestione dei
pazienti, tanto che anche l'ospedale barese DI Venere ha dovuto
convertire 40 posti letto per destinarli al Covid.
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