Sarà una mostra ad aprire nei
prossimi giorni le celebrazioni per i 50 anni dalla
inaugurazione della Concattedrale 'Gran Madre di Dio' di
Taranto, progettata dall'architetto Gio Ponti e commissionata
dall'arcivescovo Guglielmo Motolese. La mostra, dal titolo 'Gio
Ponti e la Concattedrale Taranto 1970-2020. Il sogno di una
città, il sogno dei suoi cittadini e il sogno di Guglielmo e di
Giovanni', sarà allestita nel museo diocesano di Taranto. E sarà
aperta al pubblico non appena le misure di contenimento
anti-Covid lo permetteranno. Intanto, sul sito
'concattedraletaranto2020.it', dove sarà pubblicato il programma
degli eventi, ci sono alcune immagini della mostra.
Nell'ambito delle celebrazioni, il Comune di Taranto
conferirà anche la cittadinanza onoraria 'post mortem' a Gio
Ponti, esaudendo così un desiderio del grande architetto.
Da lunedì 7 dicembre, inoltre, grazie a una intesa del Comune
con l'arcidiocesi cittadina, partiranno i lavori di ripristino
delle vasche antistanti la Concattedrale, con l'obiettivo di
recuperare l'idea originaria di Gio Ponti che aveva immaginato
la sua opera come una nave con le vele spiegate che si
specchiava nelle acque del Mar Ionio.
Tra le altre attività per le celebrazioni, ci sono la
pubblicazione del libro 'Gio Ponti e la Concattedrale di
Taranto. Lettere al committente Guglielmo Motolese (1964-1979)',
a cura di Vittorio De Marco (Silvana Ed.), e il convegno 'Gio
Ponti e la Concattedrale Taranto 1970-2020. Protagonisti,
liturgia, tutela e valorizzazione' (previsto per la primavera
2021). Il convegno è patrocinato, tra gli altri, dall'Ufficio
nazionale per i Beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di
culto della Cei.
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