A Bari, dove i fuochi d'artificio sono una forte tradizione, i 'botti' sono stati vietati dal 23 dicembre fino al primo gennaio.
Il sindaco Antonio Decaro ha emanato un'ordinanza che vieta la vendita non solo ambulante dei fuochi d'artificio di categoria F2 e F3 e dei cosiddetti "fuochi di libera vendita" con vari effetti: di scoppio, crepitante e fischiante (tipo rauti o petardi, petardi flash, petardo saltellante, sbruffo, mini razzetto, razzo, candela romana, tubi di lancio, loro batterie e combinazioni). Esclusi altri prodotti come i petardini da ballo (categoria F1), fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, bacchette scintillanti e simili, trottole, girandole e palle luminose. Vietata però la cessione a minori di 14 anni dei fuochi di categoria F1 e superiori e ai minori di 18 anni dei fuochi di categoria F2 e F3.
L'ordinanza dispone, inoltre, a partire dalle 20:00 del 31 dicembre e fino alle 7 del primo gennaio, il divieto di utilizzo, al di fuori degli spettacoli autorizzati, di ogni tipo di fuoco d'artificio nei luoghi pubblici e nei luoghi privati.
Il provvedimento vieta anche la cessione di articoli pirotecnici di categoria F3 e F4, di uso professionale, a soggetti non in possesso delle previste abilitazioni.
"Il provvedimento - spiega il Comune - è finalizzato ad evitare che, nelle notti di Natale e Capodanno e nelle giornate precedenti e successive, si verifichino episodi di disturbo e turbativa alla quiete e alla sicurezza pubblica o di danneggiamento a beni mobili e immobili".
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