Trentaquattro associazioni per la
lotta ai tumori hanno premiato il presidente della Regione
Puglia, Michele Emiliano, con il 'Cancer Policy Award 2020': un
riconoscimento, si legge nella motivazione, "per la qualità e
l'attenzione nel suo impegno a migliorare il processo di presa
in carico dei pazienti oncologici".
Da quando è stata istituita la Rete oncologica pugliese
(Rop), circa tre anni fa, è migliorata la capacità di offerta
delle strutture regionali per le cinque patologie principali:
gli interventi per il tumore al polmone sono aumentati del 35%,
+16% per la prostata, +11% per il seno, +8% per il colon-retto,
+4% per l'utero. 'Cancer Policy Award' è un riconoscimento
onorario conferito dal progetto a politici che si sono distinti
in relazione alla difesa dei diritti dei pazienti oncologici e
onco-ematologici, e alla loro presa in carico da parte degli
ospedali. Quest'anno il riconoscimento è stato conferito a
Emiliano per due provvedimenti adottati lo scorso luglio: le
delibere di Giunta '1103' e '1104', con cui sono state istituite
cinque sotto-reti di patologia con i relativi percorsi
diagnostico-terapeutico-assistenziali. Si tratta dei network di
presa in carico dei pazienti con diagnosi di tumore a seno,
colon-retto, utero, polmone e prostata, che rappresentano oltre
il 50% (più di 11.000) di tutte le nuove diagnosi annue di
tumore in Puglia.
"Mi onora e mi impegna ulteriormente per il futuro il
gradimento della nostra azione da parte delle associazioni di
malati che meglio di chiunque altro possono valutare il nostro
sistema sanitario", commenta Emiliano.
"È una grande soddisfazione per la nostra Regione - aggiunge
Pierluigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità - ricevere
questo prestigioso riconoscimento per l'attività di prevenzione
e cura del cancro. Continuiamo con decisione su questo
percorso". Per Giovanni Gorgoni, direttore generale AReSS
Puglia, che ha ritirato il premio per conto di Michele Emiliano,
"finora è stata strategica la partecipazione progettuale di
moltissimi professionisti e anche una sorprendente
predisposizione degli stessi all'innovazione organizzativa e
tecnologica".
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