"Taranto è una città resiliente
che sta uscendo dal deserto e vuole marcare la discontinuità con
la monocultura siderurgica, diventando laboratorio del Green
Deal". Lo ha detto il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci
presentando alla commissione di esperti del Mibact il dossier
della candidatura a Capitale italiana della Cultura 2022 per
Taranto e la Grecìa Salentina, due territori uniti della
grecità, classica per il capoluogo ionico e medioevale per i
comuni della Grecìa. Al termine delle audizioni, l'indicazione
della commissione entro lunedì al ministro Dario Franceschini
del progetto più idoneo alla designazione tra le 10 città
finaliste.
Il sindaco Melucci, l'assessore alla cultura Fabiano Marti, il
direttore generale Ciro Imperio e il presidente dell'Unione dei
12 comuni della Grecìa Salentina, Roberto Casaluci hanno
presentato, in diretta online dalla biblioteca Acclavio di
Taranto, presentato il programma di 60 pagine "La cultura cambia
il clima".
Dopo il video a sostegno della candidatura, firmato da Pippo
Mezzapesa, il sindaco Melucci ha sottolineato che "la cultura
cambia il destino. Per Taranto è un giorno di festa, già essere
qui a discutere a mente aperta di questo dossier è grande motivo
di orgoglio. A Taranto avevano insegnato che non doveva avere
niente a che fare con la bellezza, avevano insegnato che era
superflua. Che qui si doveva badare ad altro, bisognava
produrre, la bellezza era per altri". Ma dove "c'era il deserto
abbiamo seminato - ha detto il sindaco - ora aiutateci a
raccogliere i frutti. Se cambia Taranto, che è un paradigma
dell'Italia intera, può cambiare il mezzogiorno e l'intera
nazione. A cominciare dalla cultura che diventa asse portante
del Green Deal, di questa transizione verso il nuovo e verso il
giusto nel mondo per il prossimo decennio".
Il presidente dell'Unione comunale della Grecìa Salentina ha
spiegato "questo viaggio immaginario che porta Taranto verso la
sua madre patria greca e Sparta attraverso i suoi figli in terra
italiana, cioè i greci salentini. Mettendo al centro la cultura
popolare si può arrivare allo sviluppo di un intero territorio
ricco di storia e di straordinaria bellezza".
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