"#lascuolanonsimuta". Con questo
slogan 14 scuole superiori di Bari, licei e istituti tecnici, si
sono date appuntamento in piazza per chiedere alle istituzioni
di "darci voce" perché, dicono, "vogliamo tornare in classe in
presenza ma in sicurezza". Al sit-in partecipano i
rappresentanti d'istituto delle 14 scuole, mentre tutti gli
altri studenti partecipano da remoto collegati sulla piattaforma
social ufficiale del Coordinamento dei rappresentanti,
scollegandosi dalle lezioni in dad come in una sorta di
sciopero. A inizio manifestazione, alle 9, le persone collegate
erano più di 500. Nella piazza dell'Economia, vicino al palazzo
della Prefettura, i rappresentanti d'istituto sono seduti e
distanziati esibendo cartelli con il simbolo del microfono
silenziato delle piattaforme digitali che da quasi un anno usano
per la didattica a distanza e con scritte come "Né dad né
presenza, la scuola è un'urgenza".
"Non vogliamo essere e mai saremo un esperimento politico"
dice Giulia Giuliesi, studentessa 18enne del quinto anno
dell'istituto Elena di Savoia. La scaletta della manifestazione
prevede interventi nei quali i rappresentanti d'istituto
raccontano le criticità di ogni scuola, assembramenti
all'ingresso e trasporti inadeguati, problemi di connessione.
"Alla fine di questa giornata creeremo un documento che
invieremo a Regione Puglia e Comune di Bari con i problemi e le
proposte concrete e la richiesta di un incontro" dice Luigi
Pietrantonio, rappresentante di istituto del Convitto Cirillo,
tra gli organizzatori della manifestazione.
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