La Guardia di Finanza di Bari ha
eseguito il sequestro preventivo di urgenza, emesso dalla
Procura, di 10 siti web pirata, che sono stati oscurati, tramite
i quali sarebbero stati diffusi giornali, riviste e ebook,
permettendo a chiunque di scaricare illecitamente e
gratuitamente le relative copie digitali, attraverso link di
collegamento a risorse web gestite su server esteri.
L'operazione, chiamata '#cheguaio!', è lo sviluppo
dell'inchiesta avviata nell'aprile del 2020 dopo la denuncia
della Fieg sulla diffusione dei file pirata sulla piattaforma
Telegram, che fino ad oggi ha portato alla chiusura di 329
canali e gruppi di utenti. Nel corso delle indagini sono stati
identificati i responsabili della distribuzione illecita di
migliaia di copie digitali di quotidiani, 9 dei quali indagati
per violazione della legge sul diritto d'autore, mentre gli
amministratori dei siti internet restano al momento ignoti.
Nell'agosto scorso alcuni degli indagati sono stati destinatari
di perquisizioni domiciliari in Puglia, Campania, Marche e
Lazio. "Ci chiuderanno tutto" per cui "l'unica cosa che posso
fare è svelarvi dove scarico i giornali e ognuno per la propria
strada prima che finiamo tutti in merda" è uno dei messaggi
intercettati dagli investigatori durante gli accertamenti, dopo
l'oscuramento dei primi canali Telegram.
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