"Crescita demografica, cambiamenti
climatici, aumento delle temperature, sfruttamento eccessivo
delle risorse pongono oggi scelte non più mediabili, da cui
dipenderà il nostro futuro. Occorre agire, i cambiamenti che
abbiamo avanti sono molto più grandi di quelli a cui la nostra
mente è abituata". Lo ha detto il presidente di Acquedotto
Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia, nell'avvio del seminario
"Il tempo e l'acqua" in corso questa mattina per celebrare la
Giornata mondiale dell'Acqua. A moderare gli interventi è la
giornalista Carmen Lasorella, stanno partecipando lo scrittore
Andri Snær Magnason; Nicola Bellomo, ambasciatore dell'Unione
Europea in Ruanda; Stefano Ciafani, presidente nazionale di
Legambiente; Grammenos Mastrojeni, membro della delegazione
italiana su clima, biodiversità, acqua e oceani presso l'Onu.
Concluderà i lavori Michele Emiliano, presidente della Regione
Puglia.
"Il Mediterraneo è la seconda area che si surriscalda di più
al mondo, entro breve 250 milioni di persone vivranno in
scarsità idrica", ha avvertito Mastrojeni in collegamento da
Barcellona. Per Ciafani la "anche il ciclo dell'acqua deve
contribuire alla transizione ecologica". "Quello che facciamo
noi oggi avrà conseguenze nel 2100 quando non ci saremo noi ma
ci saranno persone a noi care", ha evidenziato Magnason,
scrittore, divulgatore scientifico e ambientalista islandese.
L'incontro si sta svolgendo online ed è trasmesso sui canali
social Fb e YouTube di Acquedotto pugliese. L'incontro "Il tempo
e l'acqua", che richiama il titolo del famoso saggio dello
scrittore, ha come tema centrale quello dell'emergenza climatica
e delle iniziative da intraprendere per salvaguardare il futuro
del pianeta Terra.
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