Avrebbe ucciso cinghiali all'interno
del Parco dell'Alta Murgia, dove l'attività venatoria è
proibita, sparando con un fucile da caccia mentre era alla guida
di un'auto, video-ripreso dalla figlia adolescente che lo
incitava e che ha poi diffuso le immagini su Whatsapp. I
carabinieri forestali di Ruvo di Puglia hanno denunciato il
bracconiere, un 45enne di Spinazzola, per esercizio venatorio e
uccisione di animali all'interno dell'area protetta.
Il video, girato dall'interno di un'auto che percorreva una
strada della Murgia, mostrava diversi cinghiali che, correndo
all'interno di un terreno, venivano abbattuti da fucilate
esplose dal guidatore. La regista del filmato, diventato subito
virale sui social e trasmesso anche dalle tv regionali, è
risultata essere la figlia adolescente del bracconiere, che,
coinvolta nella battuta illegale di caccia, lo incitava
all'inseguimento delle bestie. Nella perquisizione disposta
dalla Procura di Trani dopo aver identificato il bracconiere, i
militari hanno sequestrato un'arma compatibile con quella con la
quale gli animali erano stati abbattuti, visibile nel video.
I colleghi forestali di Altamura hanno indagato su un altro
video virale nel quale si vedevano numerosi cacciatori
assembrati davanti a 11 carcasse di cinghiali. Le indagini hanno
permesso di accertare che il video era stato girato in un'area
di pertinenza di un'azienda di Corato, dove gli animali erano
stati scuoiati ed eviscerati in locali non idonei, senza
comunicazione alla Asl dell'abbattimento. Per queste condotte e
per la violazione delle norme anti Covid sugli assembramenti,
sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di
20mila euro.
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