"Dopo 21 anni in fabbrica non
meritavo questo trattamento. Io ho solo condiviso una immagine,
come ne condivido cento al giorno. Dicono che ho offeso
l'azienda ma non ho fatto alcun commento", ora "spero che
l'azienda torni sui suoi passi , altrimenti impugnerò il
licenziamento". Lo sottolinea Riccardo Cristello, 45 anni, già
tecnico di magazzino dello stabilimento ArcelorMittal di
Taranto, licenziato perché nei giorni scorsi aveva postato su
Facebook uno screenshot, ritenuto denigratorio, che invitava
alla visione della fiction di Mediaset 'Svegliati amore mio',
sulle conseguenze sanitarie e ambientali delle emissioni di
un'acciaieria chiamata Ghisal. ArcelorMittal ha precisato nei
giorni scorsi di aver ritenuto denigratorio e altamente lesivo
della propria immagine il contenuto del post e non il semplice
invito alla visione della fiction. Incontrando i giornalisti
nella sede della Usb, Cristello - che è sposato ed è padre di
due figli - ha precisato che è stato contestato "un post
pubblicato sul mio profilo privato che condivido con mia moglie,
che possono leggere solo i nostri 400 amici. Non so come abbiano
fatto a vederlo. Lo screenshot conteneva frasi che facevano
riferimento a situazioni di inquinamento ambientale, ma non c'è
mai scritto il nome ArcelorMittal. Ora impugnerò il
licenziamento".
Un secondo operaio che aveva condiviso il post con lo stesso
invito a vedere la fiction, ha avuto un incontro chiarificatore
con l'azienda e si è scusato pubblicamente sul social, ed è
stato reintegrato.
L'Usb, a cui il lavoratore si è rivolto, ha proclamato uno
sciopero a partire dalle 7 del 14 aprile, con sit-in davanti ai
cancelli della direzione, per protestare contro il provvedimento
dell'azienda e per altre rivendicazioni.
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