Una grandinata violenta e improvvisa
sul Salento, con i campi imbiancati in pochi minuti nelle
province di Brindisi, Lecce e Taranto, è "l'ennesimo colpo
inferto a patate, ortaggi, vigneti e uliveti, dopo la gelata
killer dell'8 e 9 aprile scorsi". Lo denuncia Coldiretti Puglia,
parlando di "danni gravi alle colture fuori serra che sono
andate distrutte" ad Avetrana, Torricella, Sava, Francavilla
Fontana, Villa Castelli, Gallipoli, Maglie, Scorrano, Taurisano,
Trepuzzi, Campi Salentina, Monteroni e Corigliano.
Coldiretti chiede di "rivedere a fondo il meccanismo del Fondo
di Solidarietà Nazionale per le calamità naturali, che così
com'è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza
degli eventi calamitosi" e di rivedere "anche la gestione del
rischio e le scelte in tema di assicurazioni in agricoltura".
"Alla grave crisi di liquidità delle aziende agricole causata
dall'emergenza Covid - dichiara Savino Muraglia, presidente di
Coldiretti Puglia - si aggiungono i danni delle improvvise e
letali ondate di maltempo che con grandinate, bombe d'acqua,
gelate che al loro passaggio restituiscono campi gelati o
allagati, smottamenti e raccolti gravemente compromessi".
"Gli agricoltori cercano di difendersi con le reti di
copertura, con le coltivazioni in serra, i falò e la
vaporizzazione dell'acqua contro le gelate, e con la
manutenzione di terreni e canali e serre - continua Muraglia -
ma spesso la furia del maltempo è così violenta da rendere
inutili le protezioni, distruggere frutta e ortaggi e gonfiare
d'acqua i terreni provocando pericolosi smottamenti".
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