Le chiusure dovute alla zona rossa
che durano da cinque settimane in Puglia "stanno generando
focolai di tensione sociale, alimentati dalle difficoltà
economiche ormai insostenibili per gli operatori commerciali".
Lo scrivono il presidente della Regione Puglia, Michele
Emiliano, e l'assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro
Delli Noci, in una lettera inviata al ministro Roberto Speranza.
"Si temono - scrivono - ripercussioni, ancor più significative,
laddove i numeri di questa settimana dovessero confermare, per
la Regione Puglia, le restrizioni in corso. Per queste ragioni
vorremmo porre alla Sua attenzione, con l'urgenza del caso, il
tema delle riaperture di talune attività economiche". Emiliano e
Delli Noci evidenziano che "gli operatori del settore commercio
(ambulanti in particolare, ma anche gestori degli esercizi
commerciali in sede fissa) hanno avviato forme di protesta in
tutta la Regione e lamentano sostanziali disparità di
trattamento rispetto ad altre attività commerciali consentite
(generi alimentari, beni di prima necessità). A queste si
aggiungono le attività relative ai servizi alla persona".
Quindi, anche alla luce "dell'esistenza di protocolli sanitari
di prevenzione dei contagi applicabili alle attività
commerciali, in sede fissa e su aree pubbliche, ed alle attività
di servizio alla persona, per le riaperture in sicurezza, con la
presente siamo a chiederLe di valutare la possibilità che anche
gli altri esercizi commerciali (non solo alimentari e beni di
prima necessità) possano riaprire, a far data dal 26 aprile
2021, nel rispetto dei protocolli di prevenzione e sicurezza".
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