Nel porto di Taranto è stato
effettuato il dragaggio per la modifica della banchina di
attracco delle navi da crociera: dei 5mila mc di fanghi di
risulta, oltre 4mila sono stati conferiti in discarica per il
loro inquinamento. Lo ha riferito Sergio Prete, commissario
straordinario del porto di Taranto, durante la sua audizione
dinanzi alla Commissione Ecomafie nell'ambito dell'inchiesta sui
dragaggi portuali e la gestione dei sedimenti.
Prete ha spiegato che per gli interventi di adeguamento
infrastrutturale previsti dal Piano regolatore portuale erano
stati previsti dragaggi per 19 milioni di metri cubi, e la
realizzazione di casse di colmata con capienza di 12 milioni di
mc. Alcune delle attività previste dal Piano regolatore portuale
sono già state realizzate, altre no, anche per ritardi o
cambiamenti nella situazione generale.
È inoltre in costruzione la vasca in ampliamento del quinto
sporgente (Vasca 2), con capienza di 2,2 milioni di mc, dove
saranno conferiti i fanghi di dragaggio del cerchio di
evoluzione e di un canale lungo 1800 m. Tali opere di dragaggio
inizieranno quest'anno e dovrebbero concludersi nel 2022.
Infine, Prete ha annunciato che da qui al 2023 sarà eseguito il
dragaggio per la bonifica e il mantenimento dei fondali delle
banchine pubbliche del porto e saranno realizzati due lotti di
dighe foranee, con possibile conferimento di relativi fanghi
nella Vasca 2 in costruzione.
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