Il Cda della Banca Popolare di Bari
ha deciso di chiedere alla Commissione europea il risarcimento
dei danni per la vicenda Tercas, salvata dall'istituto pugliese
nel 2014 con l'aiuto del fondo Fitd che la Ue giudicò aiuto di
stato imponendo la restituzione di quasi 300 milioni di euro,
decisione poi annullata dal Tribunale europeo. In una nota la
banca controllata da Mediocredito Centrale, "ha deliberato, in
esito agli approfondimenti condotti anche con l'ausilio di
esperti indipendenti in merito alle potenziali responsabilità
configurabili in capo alla Commissione europea per la decisione
del 23 dicembre 2015, la cosiddetta sentenza Tercas, poi
annullata dal Tribunale dell'Unione europea in data 19 marzo
2019 (con sentenza confermata dalla Corte di Giustizia in data 2
marzo 2021) e ai danni subiti dalla Banca per effetto di tale
decisione, di avviare le opportune iniziative volte al
risarcimento dei suddetti danni".
A tale ultimo riguardo "la Banca ha deliberato di incaricare
i propri legali di dare avvio alle suddette iniziative" conclude
la nota
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