Dal 7 aprile al 6 maggio i militari
della Guardia Costiera di tutte le Capitanerie di porto della
Puglia hanno effettuato circa 2 mila controlli a scarichi
idrici, depositi e siti di trattamento di rifiuti e monitorato
circa 80 unità navali per la verifica del rispetto dei limiti di
navigazione in prossimità delle aree protette di Torre Guaceto e
Porto Cesareo. Tra le operazioni più significative c'è il
sequestro di due depositi a San Nicandro Garganico e Cagnano
Varano (Foggia), dove venivano accumulati rifiuti derivanti da
lavorazioni industriali e artigianali, materiale tessile
utilizzato per l'imbottitura, lastre di eternit, vetro, plastica
e taniche contenenti olio esausto. I militari hanno poi
sequestrato, in un autolavaggio a Giovinazzo (Bari), due
contenitori con oltre 3 quintali di fanghi provenienti dal
processo di lavaggio degli autoveicoli che non risultavano
regolarmente registrati e smaltiti. E' stato inoltre sanzionato
il titolare di un caseificio vicino un canale di convoglio di
acque meteoriche a Trinitapoli, per violazioni in materia
ambientale riguardanti il ciclo dei rifiuti.
Sono state anche accertate violazioni urbanistiche in un
cantiere nautico di Gallipoli, il cui titolare è stato
denunciato per assenza di un sistema di raccolta e trattamento
delle acque di dilavamento e prima pioggia, l'accumulo di
rifiuti abbandonati su varie zone del cantiere, l'assenza di
autorizzazione allo scarico di acque reflue, e l'abusiva
captazione di acqua sorgiva. Inoltre è stato posto sotto
sequestro a Monopoli, in località Capitolo, uno specchio acqueo
di circa 100 mq e due mezzi movimento terra che eseguivano
lavori non autorizzati. Nella zona industriale di Monopoli è
stato sequestrato anche un pozzo interrato abusivo contenente
oli esausti, utilizzato dall'officina di una concessionaria
d'auto.
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