E' stato riaperto al traffico l'aeroporto del Salento di Brindisi, chiuso il 20 aprile scorso per consentire la realizzazione di lavori di ammodernamento di una pista di atterraggio che, una volta entrata in esercizio, il primo luglio prossimo, permetterà di elevare il cono d'atterraggio e quindi di far entrare nel porto medio di Brindisi, vicinissimo in linea d'aria allo scalo, imbarcazioni con "air draft" (l'altezza di una nave dalla superficie dell'acqua) di 50 metri.
L'appalto dei lavori ammonta complessivamente a 11 milioni di euro che comprendono anche interventi di restyling dell'intero sistema di aiuti visivi luminosi, anche per migliorare la sicurezza e ottenere un risparmio energetico.
Si tratta di una "svolta epocale", a parere del presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, ente che ha compartecipato ai lavori perché presso le banchine di Punta delle Terrare "saranno consentiti - è specificato - gli ormeggi e le partenze delle navi traghetto con ingombri in altezza sino a 50 metri, a fronte dei 36 metri attuali, come ad esempio le navi Ro-Ro tipo Eurocargo alte 41 metri e per le quali l'operatività è consentita, presso quegli ormeggi, solo in ore diurne".
Possibile anche l'ormeggio di grandi navi da crociera con altezza sino a 62 metri, rispetto agli attuali 48,9, senza necessità di richiedere ed ottenere una specifica autorizzazione.
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