Anche a Bari attivisti, associazioni
e cittadini sono scesi in piazza, in largo Giannella sul
lungomare, a sostegno della legge Zan. Nel rispetto delle norme
anti contagio, la piazza si è colorata grazie ad un arcobaleno
umano fatto di maglie rosse, viola o gialle, bandiere rainbow e
girandole. "Il disegno di legge per la prevenzione e il
contrasto della discriminazione e della violenza per motivi
fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale,
sull'identità di genere e sulla disabilità - dicono gli
organizzatori - è ancora ostaggio in Parlamento ed è contrastato
dalle forze più reazionarie del Paese. Al centro di un feroce
ostruzionismo politico, come al solito, ci sono le nostre vite e
le nostre esistenze".
"E' importante scendere in piazza, come in questa occasione, e
continuare intanto ad agire ciascuno nel suo ruolo" dice
l'assessora comunale al Welfare Francesca Bottalico, anche lei
in piazza, annunciando che "Bari ha presentano all'Unar qualche
giorno fa la richiesta di poter avviare il primo centro
anti-discriminazione lgbtq+ grazie alla sinergia tra assessorato
al Welfare, Tavolo lgbtqi, le associazioni del territorio e le
istituzioni. Solo agendo su più fronti - conclude - , a partire
dall'approvazione in Puglia di una legge di contrasto
all'omolesbobitransfobia, potremo costruire insieme una città e
un paese aperto e inclusivo".
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