"Fuori la mafia dal Comune", "La
cittadinanza è l'opposizione: mandiamoli a casa". Sono solo
alcuni degli striscioni esposti nel corso della manifestazione
"NoLandellaDay", organizzata dalla società civile e dai partiti
di centrosinistra contro il sindaco leghista dimissionario
Franco Landella. In circa trecento hanno partecipano al sit-in
di protesta pacifico davanti alla sede del Comune di Foggia.
"Dobbiamo evitare a tutti i costi che il sindaco ritiri le
dimissioni, ricomponga la maggioranza e riprenda in mano le
sorti di questa città" dichiara Mario Nobile, segretario
provinciale di Sinistra Italiana. "Ormai l'amministrazione
Landella è finita - dice il segretario cittadino del Pd, Davide
Emanuele - . E' uscita sconfitta sia sotto il versante
amministrativo sia sotto il profilo morale e di guida di Foggia,
a seguito delle ultime vicende giudiziarie. I cittadini devono
tornare a scegliere liberamente chi deve portare la città fuori
dal baratro in cui siamo finiti".
Al Comune di Foggia dal 9 marzo scorso è al lavoro la
commissione del Viminale che avrà il compito di accertare
presunte infiltrazioni mafiose nell'attività amministrativa.
Nelle scorse settimane, inoltre, sono stati arrestati tre
consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra: prima
Bruno Longo, per una presunta tangente di 35 mila euro versata
da un imprenditore per vedersi sbloccare il pagamento di una
fattura, poi Leonardo Iaccarino e Antonio Capotosto, accusati a
vario titolo di corruzione, tentata induzione indebita e
peculato. Infine, il 4 maggio, sono arrivate le dimissioni del
sindaco Landella, il quale il primo maggio aveva subito anche
una perquisizione a casa nel corso della quale i poliziotti
hanno sequestrato il suo cellulare e quello della moglie
(dipendente comunale).
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