Legalità, genocidi,
conflitti dimenticati, ambiente: è il Festival dei Giornalisti
del Mediterraneo che terrà la sua 13/a edizione a Otranto,
dall'1 al 4 settembre in Largo di Porta Alfonsina, con l'arrivo
il 3 del premier albanese Edi Rama, per un incontro
istituzionale e per ricordare, in una cerimonia al porto, le
vittime della nave "Katër i Radës", naufragata il 28 marzo 1997
nelle acque di Otranto,
Ideata dal giornalista Tommaso Forte e promossa
dall'associazione Terre del Mediterraneo con il Comune di
Otranto, la kermesse attende anche Cuno Jakob Tarfusser, oggi
sostituto procuratore alla Corte d'Appello di Milano e già
giudice della Corte Penale Internazionale che giudica gli autori
di crimini di guerra o contro l'umanità, accanto a Irvin Mujcic,
profugo della guerra nella ex Jugoslavia e fondatore
dell'associazione-progetto Srebrenica-City of Hope.
Tra gli ospiti, riceveranno in chiusura il premio Caravella del
Mediterraneo la conduttrice Francesca Fagnani ("Belve", Raidue),
Giuseppe De Bellis (direttore Sky Tg24), il conduttore Sigfrido
Ranucci ("Report", Raitre), Gaia Tortora (vicedirettrice TgLa7),
Nicola Gratteri (procuratore di Catanzaro), la vittima di mafia
Maria Badalamenti e Noemi Di Segni, presidente della Comunità
ebraica italiana.
Un Premio Caravella alla memoria sarà per Dafne Caruana Galizia,
la giornalista e blogger uccisa nel 2017 dalla mafia maltese, in
un attentato dinamitardo. Sarà invece la giornalista Annarita
Invidia del Nuovo Quotidiano di Puglia a ritirare il premio
alla memoria assegnato al marito e collega Renato Moro,
scomparso a fine febbraio dopo una vita a servizio del
giornalismo locale e di qualità.
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