"La transizione ecologica è
giusta, corretta, la finanziamo con il Pnrr ma bisogna
presentare dei piani industriali chiari, efficaci, che tengano
conto della transizione ecologica ma anche dei livelli
occupazionali su tutto il territorio nazionale. L'investimento
che Enel deve fare deve essere accompagnato da politiche di
governo e locali importanti, ma Enel deve spiegare bene qual è
questo investimento". Lo ha detto Mauro D'Attis, parlamentare e
commissario regionale di Forza Italia in Puglia, a margine di
una visita alla centrale Enel di Cerano (Brindisi) di una
delegazione azzurra. Hanno partecipato il sottosegretario alla
Giustizia, Francesco Paolo Sisto, l'eurodeputato Andrea Caroppo,
i parlamentari Dario Damiani, Carmela Minuto e Veronica
Giannone, il consigliere regionale pugliese Giandiego Gatta, e i
consiglieri comunali di Brindisi Roberto Cavalera e Gianluca
Quarta.
Sisto ha evidenziato di essere in rappresentanza del governo
per sottolinearne l'attenzione rivolta ai temi energetici e alla
tutela dei lavoratori: "Il piano di riconversione - ha spiegato
- deve tenere conto non soltanto delle esigenze dell'ambiente e
del territorio ma anche dei lavoratori, tema che abbiamo già
affrontato in passato con Ilva e Arcelor Mittal. C'è la
necessità di rendere compatibili i miglioramenti ambientali con
il mantenimento degli standard lavorativi. Ambiente e
occupazione sono due categorie che devono necessariamente andare
d'accordo".
"Fino a qualche anno fa era inimmaginabile che nel 2025 si
procedesse in maniera definitiva alla decarbonizzazione, anche
sulla linea di quelle che sono le indicazioni Europee", ha
dichiarato Caroppo. "E' chiaro - ha aggiunto - che la
transizione necessiterà di una fonte energetica come il gas, e
riteniamo quindi che la strada che sta percorrendo Enel sia
corretta. E' ovvio che l'assenza di Brindisi dal 'Just
transition fund' è una beffa per il territorio, si rientra per i
dati ma non per i benefici".
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