"In un momento così duro come quello
da cui usciamo con grande fatica, promuovere cinema, teatro e
arte ci salverà. A salvare il mondo sarà la cultura". A parlare
è Marco Morricone, il figlio di Ennio Morricone, il maestro
compositore, due volte premio Oscar, dal palco del teatro
Kursaal Santalucia di Bari dove il documentario "Ennio" dedicato
al padre, con la regia di Giuseppe Tornatore, questa sera apre
il Bif&st, il Bari international film festival.
"Cinema e teatro, diceva mio padre - continua il figlio
Marco -, sono le uniche arti che soddisfano tutti e cinque i
sensi dell'essere umano. Non uccidiamo i festival, che sono
l'espressione e la promozione della cultura".
"Mio nonno - ha detto la nipote del maestro, Valentina
Morricone, anche lei a Bari per l'inaugurazione del Bif&st -
amava moltissimo il silenzio, era il suo linguaggio preferito.
Questo documentario lo rende il chiacchierone che non è mai
stato. Se in tutto il mondo tutti conoscono la sua musica, pochi
conoscono il suo mondo, quello che aveva dentro. E questo mi
sembra il posto migliore per avere un biglietto di prima classe
verso quel mondo".
Marco e Valentina Morricone hanno poi consegnato il premio
Morricone, intitolato al maestro, "per il miglior compositore" a
Pasquale Scialò, autore delle musiche del film "Ariaferma" di
Leonardo Di Costanzo.
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