Una sartoria sociale è
stata realizzata in Casa Sankara, la foresteria regionale che si
trova nelle campagne di San Severo (Foggia) dove risiedono circa
400 migranti, per lo più nord africani occupati nei campi. A far
dono ai migranti delle macchine da cucire sonos tati Giovanni
Volpe e sua moglie Carmela, titolari di una piccola ditta di
sartoria di Terlizzi (Bari) costretti a chiudere loro attività a
causa di difficoltà economiche.
Nella sartoria sociale lavoreranno dieci ospiti delle
struttura di accoglienza che realizzeranno abiti africani
influenzati anche dalla moda europea. "E' il nostro modo di
concepire l'integrazione - racconta Lamine Mamadou Gueye, 51enne
senegalese - a breve sarà allestita anche una galleria
all'interno di Casa Sankara dove esporremo tutti i lavori
realizzati dai nostri sarti".
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