Il Tribunale di Bari ha condannato a
2 anni di reclusione, con pena sospesa, l'ex funzionario della
Corte di Appello di Bari, attualmente in pensione, Angelo
Scivetti, accusato di aver chiesto prestazioni sessuali o, in
alternativa, denaro ad una aspirante avvocatessa, promettendole
in cambio il superamento delle prove orali dell'esame di
abilitazione professionale. Il fatto contestato risale al 2014.
Scivetti, è l'ipotesi accusatoria condivisa dai giudici, avrebbe
tentato di indurre la donna a ripagare, in natura o con 10mila
euro, l'aiuto che il funzionario avrebbe potuto fornirle per
superare il secondo step dell'esame da avvocato, non accettato
dalla candidata. La prima sezione penale del Tribunale,
presidente Rosa Calia Di Pinto con i giudici del collegio
Giovanni Abbattista e Antonio Coscia, ha derubricato il reato
contestato da tentata concussione in tentata induzione indebita
a dare o promettere utilità, condannando l'ex funzionario.
Il co-imputato, Alfredo Fazzini, difeso dall'avvocato Rosario
Cristini, è stato assolto "perché il fatto non costituisce
reato". Era ritenuto dall'accusa il tramite tra Scivetti e la
donna. L'indagine dei carabinieri è partita dopo la denuncia
della presunta vittima, alla quale il Tribunale ha riconosciuto
il risarcimento danni quantificato in 10mila euro.
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