Alla Bosch di Bari questa mattina c'è
stato un sit-in di protesta per l'introduzione del green pass
obbligatorio nei luoghi di lavoro. Hanno partecipato, secondo
quanto riferisce all'ANSA Riccardo Falcetta, segretario Uilm
Bari, "solo una ventina di persone". "Questo - dice - mi fa ben
sperare sul fatto che anche i lavoratori indecisi si siano
vaccinati. La situazione in fabbrica, comunque, al momento è
normale".
"Da oggi, per lavorare, gli operai non vaccinati devono
pagare il tampone, questo è inammissibile", dice il delegato
Fiom Cgil Bari Ciro D'Alessio. "Sia chiaro - aggiunge - noi
siamo per l'obbligo vaccinale e, anzi, chiediamo al Governo che
si assuma la responsabilità e introduca il vaccino obbligatorio,
perché riteniamo che sia l'unico strumento per uscire finalmente
da questa storia". Intanto, però, "abbiamo fatto richiesta
all'azienda di pagare i tamponi ai lavoratori, a tutti i
lavoratori, vaccinati e non, perché al di là dell'obbligo del
green pass il vero strumento per monitorare il virus
nell'azienda è il tampone a tappeto su tutti i dipendenti. Per
questo chiediamo che i tamponi siano continui e gratuiti per
tutti, quindi anche per i non vaccinati".
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