Un imprenditore agricolo di 53
anni, di Cagnano Varano (Foggia), è stato arrestato e posto ai
domiciliari, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip
di Foggia, con le accuse di concorso in intermediazione illecita
e sfruttamento del lavoro. Le indagini sono partite dopo
l'incidente stradale avvenuto il 6 agosto 2018 in località
Ripalta a Lesina (Foggia) nel quale morirono 12 nordafricani che
viaggiavano stipati in un furgone dopo aver trascorso l'intera
giornata nei campi. Dalle indagini è emerso che nei mesi di
luglio-agosto 2018, l'imprenditore agricolo ed il figlio 26enne,
hanno impiegato nei loro terreni per la raccolta di pomodori 17
braccianti agricoli nord africani, reclutati da un caporale
extracomunitario 39enne (deceduto nell'incidente). Dalle
indagini è emerso che i 14 braccianti nordafricani (due sono
sopravvissuti) coinvolti nell'incidente del 6 agosto 2018, di
età compresa dai 21 ai 41 anni, quella mattinata avevano svolto
l'attività di raccolta di pomodori sui terreni dell'azienda
agricola dell'indagato. Determinate ai fini investigativi il
ritrovamento di un taccuino, all'interno del furgone Ford
Transit sul quale viaggiano i braccianti, utilizzato come
promemoria dagli intermediari per l'impiego degli
extracomunitari.
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